La coppia è l’unione di due persone che condividono una dimensione emotiva, sociale e sessuale, il cui legame trova forza e consolidamento nella consapevolezza della reciproca disponibilità affettiva. Si tratta, ovviamente, di un rapporto le cui dinamiche cambiano con il trascorrere del tempo, sia in relazione al percorso specifico di una coppia e alle diverse fasi che lo caratterizzano, sia in relazione al momento storico-sociale che propone idealmente modelli diversi nel gioco dei ruoli.
Ogni coppia si muove sulla base di accordi espliciti ma anche di vincoli non consapevoli che nutrono i reciproci bisogni affettivi, emotivi e di affermazione personale. Vincoli stretti e spesso sommersi che vivono nell’intreccio relazionale dei due partners, entrambi partecipi e attivi nella costruzione di una logica a ‘due’.
Il rapporto amoroso rappresenta, quindi, lo spazio relazionale in cui due soggetti portano il loro bagaglio storico e le attese sul futuro, e si legano in un divenire che è al tempo stesso individuale e di coppia; in questa logica si susseguono i diversi momenti che accompagnano la storia di una danza a due che va dall’innamoramento alla costruzione del legame, e che porta nella sua configurazione i semi delle crisi che inevitabilmente attraverseranno il rapporto; crisi passeggere o durature, crisi che si concludono o che si ripropongono, o a volte, nelle situazioni più complesse, crisi che inchiodano il rapporto in dinamiche annichilenti ed estenuanti.
Ma in questi momenti così difficili ciò che appare con più evidenza è la chiusura della coppia in uno spazio relazionale senza vie d’uscita, in cui entrambi i partners restano ancorati a forme di pensiero che possono diventare vere e proprie trappole, cercando di adottare soluzioni già viste e usualmente ripetute ma che si sono già rivelate fallimentari, reificando un circolo vizioso che si incista sempre di più.
A tutto questo occorre aggiungere, nelle situazioni conflittuali, il tentativo di cambiare l’altro, di modificarne l’atteggiamento o l’approccio, perdendo di vista la configurazione complessiva della coppia e la partecipazione di ognuno alla danza in atto.
Quando una coppia chiede aiuto significa che si sente bloccata nella rappresentazione di sé e di ciascuno dei partecipanti, significa che non riesce a cogliere il significato del legame che unisce i due partners, e che entrambi hanno bisogno di leggere nella crisi in atto la possibilità di un cambiamento sia individuale sia nel rapporto. Un movimento processuale che può aprire alla ricerca di nuove soluzioni.